— Se non sei stupido, traduci questo documento — il direttore si prendeva gioco della donna delle pulizie, ma poi rimase sorpreso dalla verità.
Artiom Volkov varcò la soglia della lussuosa hall della sua nuova sede con la consueta sicurezza. L’arredamento – vetro cristallino, marmo lucido, il freddo bagliore del metallo – sembrava il prolungamento di se stesso: impeccabile, tagliente e inaccessibile. La segretaria si alzò di scatto non appena vide il suo riflesso nella porta a specchio e […]
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