«Fu licenziata come “zavorra inutile”. Nessuno si aspettava che, esattamente un mese dopo, sarebbe tornata da loro con un nuovo status: la loro capa.»
«— Nasti, entra pure, — la voce di Igor Petrovich risuonò piatta e svogliata, come se lo avessero interrotto da qualcosa di più importante. Ma Anastasia, che lavorava in azienda da vent’anni e conosceva a memoria ogni inflessione del suo capo, lo percepì subito: qualcosa non andava. Non era una semplice convocazione. Varcò la soglia […]
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