«Zio, per favore prendi la mia sorellina — non mangia da tanto tempo —», si voltò di colpo e rimase bloccato dallo stupore.
— Zio, per favore… prenditi cura di mia sorella. Ha molta fame… Quella richiesta silenziosa e disperata, che si insinuò tra il rumore della strada, colse Igor Levshin alla sprovvista. Era di fretta — anzi, correva letteralmente come se fosse inseguito da un nemico invisibile. Il tempo stringeva: milioni di dollari dipendevano da una decisione […]
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